La vertigine parossistica posizionale (VPP) è la sindrome vertiginosa periferica più diffusa a livello otorinolaringoiatrico. Mentre per il 50% la causa è da rintracciare in un trauma, l’altra metà dei casi è idiopatica, cioè senza causa apparente.
COSA COMPORTA LA VERTIGINE PAROSSISTICA
La vertigine parossistica comporta nausea e vertigini oggettive di breve durata molto intense, spesso legate a particolari movimenti del capo (girare la testa di scatto, alzarsi dal letto, la posizione coricata, tanto che spesso i pazienti riferiscono di stare meglio in piedi). A parte la nausea, il vomito, la sudorazione e altri sintomi da stimolazione vagale, non sono mai associati alla vertigine parossistica sintomi neurologici o uditivi. Il paziente con VPP ha spesso un atteggiamento particolare con il collo irrigidito, mette molta cautela nell’eseguire i movimenti e racconta di dormire con due guanciali.
LE MANOVRE LIBERATORIE PER LA VERTIGINE PAROSSISTICA
La diagnosi definitiva di vertigine parossistica si basa sul rilevamento del tipico nistagmo parossistico (NyPP), attraverso l’esecuzione della cosiddetta manovra di Dix-Hallpike. Nel corso degli anni, molti autori hanno proposto proprie manovre di riposizionamento; tra le più conosciute ed utilizzate troviamo la manovra liberatoria di Semont e la manovra di Epley, entrambi ugualmente efficaci con risoluzione della sintomatologia posizionale in una o due sedute (la scelta dell’una o dell’altra dipende dal medico specialista e dalle condizioni di mobilità del paziente). Altre manovre sono finalizzate alla diagnosi ed al trattamento della canalolitiasi del canale semicircolare orizzontale.
STANDARD DI PRESTAZIONE: 15-20min