Reumatologia

In generale si è solito suddividere le patologie reumatiche in forme infiammatorie e non infiammatorie: le forme infiammatorie, principale motivo di accesso alla visita reumatologica, sono patologie che si sviluppano in soggetti predisposti, a seguito di una risposta immune anomala, che ha come conseguenza la formazione di autoanticorpi in grado di determinare un'alterazione funzionale o anatomica del distretto colpito. Le patologie reumatiche presentano quadri di presentazione quanto mai molteplici e variegati spesso simili nelle fasi iniziali e questo rende l’inquadramento e la diagnosi differenziale talora complessi : è compito dunque del reumatologo arrivare a una corretta diagnosi attraverso l’attenta valutazione della storia clinica , e l’ausilio delle indagini strumentali e di laboratorio oggi a disposizione.

Le malattie reumatiche, che possono interessare ossa, articolazioni e muscoli, ma anche organi interni, vasi e nervi), rientrano nella seguente classificazione:

– Degenerative, come nel caso delle artrosi con insorgenza dopo i 45-50 anni, legate in parte alla degenerazione della cartilagine, caratterizzate da sintomi localizzati principalmente a livello delle articolazioni che sostengono il corpo e in particolare le ginocchia e i piedi;
– Infiammatorie, come l’Artrite Reumatoide, l’Artrite Psoriasica e tutto il gruppo delle Spondilo-artriti correlate sia della Psoriasi sia delle malattie infiammatorie dell’intestino;
– Metaboliche, come gotta e pseudo gotta, dovute al depositarsi a livello articolare di microcristalli con conseguente infiammazione;
– Autoimmuni, che sono meno frequenti ma più impegnative sia per il paziente sia per il medico: Lupus Eritematoso Sistemico, Sclerodermia, Polimiosite, S. di Sjögren e Dermatomiosite;
– Osteoporosi, spesso a carico delle donne in Menopausa e caratterizzata da una perdita di calcio allo scheletro e conseguente fragilità ossea;
– Vasculiti, cioè malattie infiammatorie dei vasi – arterie e vene – con quadri clinici a volte gravi, a seconda delle localizzazioni.

Sono molteplici ma, limitandosi all’apparato locomotore, il sintomo preminente rimane il dolore accompagnato da limitazione della funzione. Il dolore articolare, si suddivide in degenerativo e infiammatorio; il dolore degenerativo insorge durante le ore diurne e viene accentuato dal movimento articolare, mentre il dolore infiammatorio compare durante il riposo dell’articolazione ed è in grado di risvegliare il paziente nelle ore notturne.